Ritmo del cuore - MEDICINA GENERALE

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Ritmo del cuore

ECG IN MED. GENER.
Si dice che al cuore non si comanda. E' vero. Egli è infatti un organo autonomo, batte per conto proprio, indipendentemente dalla nostra volontà.
E' lo fa con un certo ritmo. Anche il ritmo da seguire se lo sceglie da solo. Meno male che non lo sceglie a caso, almeno quando è sano.
Normalmente infatti il cuore pulsa ad un ritmo che è detto "sinusale", perché viene scandito dal "nodo del seno", un grappolo di cellule situate nella parte alta dell'atrio destro.
Il ritmo sinusale è , pertanto, il ritmo normale. L'impulso nasce nel posto giusto e genera un'onda di depolarizzazione che si espande a macchia d'olio. Prima fa contrarre gli atri, poi raggiunge il nodo atrio-ventricolare e, per un attimo, si ferma. Quindi riparte, scende lungo il fascio di His, raggiunge la sua biforcazione e si divide in due. Una metà si propaga lungo la branca destra, l'altra metà lungo la branca sinistra. Entrambe le metà attraversano il setto per poi risalire attraverso le pareti dei ventricoli. Seguendo poi le fibre di Purkinje, penetrano nello spessore del muscolo e determinano, finalmente, la contrazione dei ventricoli.
Quando il nodo del seno genera un nuovo impulso, il ciclo ricomincia. E la storia si ripete. E la frequenza con cui si ripete è la frequenza del cuore.

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